Il messaggio dei tre angeli

Apocalisse 14:6-13

Il primo angelo:

Apocalisse 14,6 Poi vidi un altro angelo che volava in mezzo al cielo e che aveva l’evangelo eterno da annunziare agli abitanti della terra e ad ogni nazione, tribù, lingua e popolo,

Dopo aver visto la vittoria dei 144.000, Giovanni vede ora tre angeli volare in mezzo al cielo, uno dopo l’altro, recanti messaggi potenti. Questa scena vuole mostrarci che questi messaggi diventeranno visibili a tutto il mondo. Dio desidera che i suoi seguaci illuminino il mondo intero con questa luce, affinché tutti abbiano la possibilità di poter scegliere tra la vera e la falsa adorazione.

Il primo angelo proclama un vangelo eterno che chiama gli uomini che abitano sulla terra a seguire Gesù. Ma cos’è il Vangelo e perché è eterno?

La parola “vangelo” deriva dal greco e significa “buona notizia”. Nel contesto Biblico indica l’offerta di Dio a noi esseri umani. Si tratta del grande piano di redenzione per la salvezza degli uomini, che Dio aveva già ideato prima della fondazione del mondo:

Efesini 1:4   allorché in lui ci ha eletti prima della fondazione del mondo …

Questa buona novella è, ed è sempre stata, fin dal tempo di Adamo ed Eva, l’unica nostra speranza di salvezza. Siccome il peccato entrò nel giardino dell’Eden attraverso la disubbedienza alla “legge della libertà” di Dio, separando gli esseri umani dal loro Creatore, l’unica speranza era che Dio ciavrebbe mandato un Salvatore in questo mondo, che avrebbe preso su di se la nostra punizione causata dalla nostra trasgressione.

Il piano di Dio per la salvezza dell’umanità, così come era già simboleggiato nel servizio del santuario dell’Antico Testamento, prevedeva che Dio stesso avrebbe preso il castigo su di sé. Perciò il Figlio di Dio si è fatto uomo in Gesù Cristo e ha portato i nostri peccati sulla croce del Calvario:

2 Corinzi 5:19   poiché Dio ha riconciliato il mondo con sé in Cristo, non imputando agli uomini i loro falli, ed ha posto in noi la parola della riconciliazione.

Nota: Mentre la religione è il tentativo dell’uomo di guadagnarsi la vita eterna attraverso i propri meriti, attraverso opere di penitenza e attraverso particolari sacrifici, il vangelo della Bibbia descrive ciò che invece Dio fa per redimere l’uomo. Secondo la Bibbia, infatti, Gesù Cristo è l’unica via di salvezza (Giovanni 14:6).

Colui che riconosce con quale amore Dio ama le sue creature e in quale modo meraviglioso ha realizzato la salvezza per loro, e chi ha sperimentato veramente il perdono dei peccati, desidera seguire Gesù per amore e gratitudine verso il suo Dio e il suo Redentore, e obbedire ai suoi comandamenti. Ma non per guadagnarsi il paradiso, ma per dare a Dio gloria il più possibile. Questa buona novella della salvezza attraverso Gesù Cristo sarà annunciata a tutti i popoli, e lingue e nazioni. Perché Gesù stesso disse:

Matteo 24,14   E questo evangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo in testimonianza a tutte le genti, e allora verrà la fine».

Così il primo angelo è qui un simbolo che rappresenta la chiesa di Gesù Cristo degli ultimi tempi, che è stata incaricata dal suo Signore e Salvatore di portare il Vangelo in tutto il mondo.

 

Apocalisse 14,7 e diceva a gran voce: «Temete Dio e dategli gloria, perché l’ora del suo giudizio è venuta; adorate colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e le fonti delle acque».

Il messaggio del primo angelo chiama le persone a prendere una decisione personale per Dio.

Molte persone non hanno ancora sentito questo messaggio o sono ancora indecise nel loro discepolato. Ma finché perdura ancora il tempo di grazia, c’è ancora la possibilità di decidere, Dio lotta per ogni singola persona e offre a tutti la salvezza attraverso Gesù Cristo.

Già al profeta Gioele, Dio aveva mostrato che gli uomini, alla fine dei tempi, avrebbero dovuto decidersi.

Gioele 3,14   ” Moltitudini, moltitudini nella Valle della decisione. Poiché il giorno dell’Eterno è vicino, nella Valle della decisione».

Il punto decisivo qui è che Dio ci chiede davvero di fare qualcosa, ma solo perché ci ha in anticipo donato la redenzione. Prima viene il messaggio del Vangelo e dopo le esigenze di Dio. Così come già nell’Antico Testamento, Dio prima liberò il popolo d’Israele dall’Egitto e poi diede loro i 10 Comandamenti. Dio, prima di aspettarsi l’obbedienza e la gratitudine, è il primo a dare tutto.

Cosa significa temere Dio e dargli gloria?

Ebbene, questo non significa certo che dobbiamo temere Dio nel senso di “avere paura”. In diversi passaggi della Bibbia si usa la frase “non temere”. Quindi dobbiamo guardare nella Bibbia e vedere cosa significa temere Dio. Significa:

Deuteronomio 10:12 Camminare nelle vie del Signore, servirlo e amarlo con tutto il cuore.
Genesi 22:12 Confidare completamente in Dio, anche in situazioni in cui non comprendiamo il modo di fare di Dio.
Salmo 130:4 Farlo con la giusta motivazione, per gratitudine di aver ricevuto la salvezza.

Temere Dio, quindi, non significa avere paura di Dio o mostrare una particolare riverenza per lui, ma significa avere fiducia in lui e amarlo. È una reazione o una risposta al suo amore per noi peccatori, che si è manifestato non solo nella natura, ma soprattutto in Gesù.

Se temiamo Dio in questo modo, allora gli diamo gloria. Chi cammina umilmente davanti al suo Dio e cerca di dare a Dio il primo posto in tutte le cose della sua vita, dà gloria a Dio e “teme il suo Dio”.

Un altro punto importante di come possiamo rendere gloria a Dio, lo troviamo qui:

1 Corinzi 3:16-17   Non sapete voi che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se alcuno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui, perché il tempio di Dio, che siete voi, è santo.

Già nelle prime pagine della Bibbia apprendiamo che siamo creature di Dio. Dio ci ha dato il suo Spirito per renderci viventi. Proprio perché Dio ci mantiene in vita attraverso il suo Spirito, il nostro corpo è un tempio dello Spirito Santo.

Proprio perché il nostro corpo è il tempio di Dio, noi non dobbiamo rovinarlo, Dio ci chiama ad uno stile di vita sano. Questo include una dieta sana, esercizio fisico, acqua pura per uso esterno ed interno, sole, moderazione e autocontrollo, aria fresca, relax e riposo, evitando sostanze nocive come la caffeina, tè, alcool e tabacco, e naturalmente dobbiamo avere fiducia in Dio.

Nota: Per quanto riguarda l’alimentazione sana, Levitico 11, per esempio, ci dice quali sono gli animali che Dio, dopo il diluvio, ha permesso che l’uomo possa mangiarne la carne e quali invece no. Poiché Dio è il Creatore di tutta la vita, e poiché desidera naturalmente che abbiamo una vita buona, una vita sana, Egli ci dice nella sua Parola quale cibo è per noi sano e quale no. Tuttavia, è necessario considerare che attualmente una dieta vegetariana o vegana sia preferibile alla dieta carnea, dato che gli animali oggigiorno sono così malati. Queste regole furono date all’antico Israele, ma quando Dio dà consigli generali alle sue creature, è bene che siano rispettati. Dio si aspetta questo dal suo popolo. Anche noi osserviamo le norme igieniche di allora senza pensarci (per esempio Numeri 19:16). Tanto più che la distinzione in animali puri e impuri è già menzionata al tempo del Diluvio (Genesi 7:2).

Nota: Poiché Dio sa che l’uomo ha bisogno di riposo, nella sua sconfinata saggezza ha creato un giorno in cui l’uomo può riposare e avere comunione con il suo Creatore. Questo giorno di riposo, che la Bibbia chiama il sabato, era già stato istituito da Dio nel Paradiso ed è ancora oggi l’offerta di Dio per noi umani.

Inoltre, l’angelo qui ci invita ad adorare colui che ha creato il cielo e la terra. Quindi si tratta di adorare il Creatore, perché solo Dio è degno di essere adorato. A questo proposito, Dio ci ha dato il comandamento, che è connesso con la creazione:

Esodo 20:8-11   Ricordati del giorno di sabato per santificarlo. Lavorerai sei giorni e in essi farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è sabato, sacro all’Eterno, il tuo DIO; non farai in esso alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né il forestiero che è dentro alle tue porte; poiché in sei giorni l’Eterno fece i cieli e la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e il settimo giorno si riposò; perciò l’Eterno ha benedetto il giorno di sabato e l’ha santificato.

Quando si parla di adorare Dio, si dice anche di osservare il giorno di riposo biblico: il sabato. Questo giorno di riposo è stato istituito da Dio alla creazione della terra. Ed è per questo motivo che la sua particolare benedizione è su questo giorno. Ma purtroppo molti non sanno ancora che la domenica non corrisponde al sabato biblico. Ecco perché gli angeli devono ancora volare …

Veniamo ora al giudizio qui menzionato. Che cosa significa che è giunta l’ora del suo giudizio?

Mentre nell’uso odierno la parola “giudizio” ha connotazioni piuttosto negative, ma qui rappresenta un buon messaggio. Perché serve a giustificare i seguaci di Gesù. La Bibbia insegna inequivocabilmente che il giudizio inizia in cielo già prima della seconda venuta di Gesù (Daniele 7:26), l'”ora del giudizio” segna appunto il punto in cui inizia il giudizio celeste. Il giudizio, che rappresenta la seconda fase del ministero celeste di riconciliazione di Gesù, è iniziato già nel 1844 d.C., perché in questo anno si è conclusa la profezia delle 2300 sere e mattine (Daniele 8:14). Da allora i credenti hanno cominciato a predicare il messaggio dei tre angeli in tutto il mondo. E questo continuerà fino a quando Gesù tornerà tra le nuvole del cielo.

 

Il secondo angelo:

Apocalisse 14,8 Poi seguì un altro angelo, dicendo: «È caduta, è caduta Babilonia, la grande città che ha dato da bere a tutte le nazioni il vino dell’ira della sua fornicazione».

Il messaggio del secondo angelo, che è naturalmente strettamente legato al messaggio del primo angelo e all‘Evangelo, avvisa che Babilonia è caduta. Naturalmente adesso ci chiediamo cosa si intende per Babilonia, dato che il regno di Babilonia già ai tempi dell’apostolo Giovanni era caduta.

In apocalisse capitolo 17, Babilonia viene descritta come una donna che porta le seguenti caratteristiche:
Verso 1: siede su molte acque
Verso 2: commette fornicazione con i re della terra
Verso 2: rende gli uomini ubriachi con il suo vino
Verso 4: è vestita di porpora
Verso 5: essa è la madre di tutte le abominazioni commesse sulla terra
Verso 6: essa è ubriaca del sangue dei santi

Babilonia è un simbolo profetico che indica tutte le chiese che hanno rinnegato i chiari e puri insegnamenti della Bibbia, e rifiutano la luce dell’evangelo predicata dal primo angelo.

(Ad esempio il sabato, la creazione in 6 giorni, il giudizio investigativo iniziato nel 1844.)

Queste chiese non seguono più Gesù e si accoppiano illecitamente con lo stato e i re e governanti del mondo, cercando il loro appoggio per confermare i loro interessi.

Il vino dell’ira della loro fornicazione rappresenta i falsi insegnamenti con cui queste chiese seducono gli uomini. Così Babilonia rappresenta tutte le chiese cristiane decadute in apostasia.

Mentre il primo angelo rivolge il suo messaggio a tutte le nazioni e a tutte le lingue, questa indicazione nel secondo angelo manca.

Ne possiamo concludere che il secondo messaggio è indirizzato solo a coloro che temono e onorano Dio. Ma molti di questi credenti si trovano ancora in queste chiese, e devono quindi essere avvertiti della condizione apostata di queste chiese. Dio dichiara il suo verdetto su queste chiese: Babilonia è caduta. Qui bisogna tener presente che arriverà un tempo in cui la caduta di Babilonia sarà completa e definitiva, e Dio chiamerà il suo popolo, cioè coloro che lo onorano e lo temono, a uscire fuori da Babilonia:

Apocalisse 18,1-4   Dopo queste cose, vidi scendere dal cielo un altro angelo che aveva una grande potestà; e la terra fu illuminata dalla sua gloria. Egli gridò con forza e a gran voce, dicendo: «È caduta, è caduta Babilonia la grande, ed è diventata una dimora di demoni, un covo di ogni spirito immondo, un covo di ogni uccello immondo ed abominevole. Perché tutte le nazioni hanno bevuto del vino dell’ardore della sua fornicazione, i re della terra hanno fornicato con lei e i mercanti della terra si sono arricchiti a motivo del suo sfrenato lusso». Poi udii un’altra voce dal cielo che diceva: «Uscite da essa, o popolo mio…

Mentre il capitolo 14 dice che Babilonia è semplicemente caduta, alla fine quando Gesù ritorna, come descrive apocalisse 18, Babilonia sarà ulteriormente diventata una dimora di demoni. Ciò sarà certamente dovuto al crescente spiritismo e misticismo fiorente all’interno delle chiese cristiane. Come nella parabola delle 10 vergini, il popolo di Dio sarà allora chiamato a uscire da Babilonia:

Matteo 25:6   E sulla mezzanotte si levò un grido: “Ecco, arriva lo sposo, uscitegli incontro!”

Così tutte le chiese che hanno rifiutato il messaggio proclamato dal primo angelo appartengono a Babilonia. Ma il popolo di Dio, che si trova ancora in Babilonia, uscirà da Babilonia, non appena si sentirà la forte voce che grida che lo Sposo sta arrivando.

 

Il terzo angelo:

Apocalisse 14:9-11 Un terzo angelo li seguì dicendo a gran voce: «Se uno adora la bestia e la sua immagine e ne prende il marchio sulla sua fronte o sulla sua mano, berrà anch’egli il vino dell’ira di Dio, versato puro nel calice della sua ira e sarà tormentato con fuoco e zolfo davanti ai santi angeli e davanti all’Agnello. E il fumo del loro tormento salirà nei secoli dei secoli, e non avranno requie né giorno né notte coloro che adorano la bestia e la sua immagine e chiunque prende il marchio del suo nome».

Il messaggio del terzo angelo avverte solennemente e a voce alta, di non adorare la bestia e la sua immagine. Questo ci riporta direttamente ad apocalisse 13, dove incontriamo tutti questi simboli. In base dei testi biblici e dei dati storici, possiamo vedere che questa bestia può in realtà rappresentare solo la Roma papale, che purtroppo è un’istituzione religiosa ingannata da Satana. Inoltre, l’immagine della bestia non può essere altro che il protestantesimo apostata, che seguirà a sua volta le orme di Roma, promulgando delle leggi che daranno allo Stato il potere di realizzare gli interessi religiosi.

In apocalisse 13:15, la Bibbia ci dice che l’immagine della bestia un giorno cercherà di uccidere tutti coloro che non la adorano. Questo è veramente interessante, in quanto una delle caratteristiche di Babilonia è che essa è ubriaca del sangue dei santi.

Mentre nel medioevo i seguaci di Gesù subirono le persecuzioni per mano di Roma papale, poco prima del ritorno di Gesù queste persecuzioni saranno effettuate e ripetute dal protestantesimo apostata.

Cosa è dunque il marchio della bestia e della sua immagine?

Siccome il messaggio dei tre angeli forma tutta una unità, ed ha a che fare con l’adorazione di Dio, allora il marchio della bestia e la sua immagine deve avere in qualche modo una relazione con l’adorazione di Dio!

Perché il marchio lo ricevono solo coloro che adorano la bestia e la sua immagine, invece di adorare il creatore del cielo e della terra.

Ora, nelle profezie bibliche, dato che le bestie sono sempre un simbolo per indicare le potenze politiche del mondo, quando si parla del marchio della bestia, si deve trattare di leggi religiose che si contrappongono alla legge di Dio e hanno a che fare con l’adorazione.

Quale dei dieci comandamenti ha a che fare direttamente con l’adorazione del creatore?

Esodo 20:8-11   Ricordati del giorno di sabato per santificarlo. Lavorerai sei giorni e in essi farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è sabato, sacro all’Eterno, il tuo DIO; non farai in esso alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né il forestiero che è dentro alle tue porte; poiché in sei giorni l’Eterno fece i cieli e la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e il settimo giorno si riposò; perciò l’Eterno ha benedetto il giorno di sabato e l’ha santificato.

Mentre il quarto comandamento ci ordina di osservare e santificare il sabato, la Roma papale durante i secoli passati ha cambiato questo comandamento, cosa che Dio vieta assolutamente, ed ha spostato il riposo sabbatico dal sabato alla domenica. Così oggi, molti protestanti osservano un giorno di riposo che non ha nessun fondamento biblico, e non ha niente di sacro. Ma Dio non lascia il suo popolo all’oscuro. Il messaggio dei tre angeli andrà per tutto il mondo e la gente sarà informata a riguardo del significato del sabato biblico.

Nota: nella consacrazione del sabato non si tratta di voler conseguire una giustificazione per opere. La Bibbia insegna chiaramente che siamo salvati per grazia. Senza le opere! Il sabato ha a che fare con la questione dell’adorazione. Adoro io il Creatore o adoro la bestia e la sua immagine?

Voglio io rimanere nel peccato o faccio la volontà di Dio per gratitudine? Il richiamo del messaggio del primo angelo mostra chiaramente l’aspettativa di Dio:

«Temete Dio e dategli gloria, … adorate colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e le fonti delle acque». (Apocalisse 14,7)

Dio, indicando le conseguenze della disubbidienza, ci chiama, anche nel terzo messaggio a prendere una decisione.

Ma colui che non vuole dare ascolto a questa chiamata, anche se il Figlio di Dio si è fatto uomo in Gesù ed è morto sulla croce per i peccati dell’umanità, chi non vuole sottomettersi alla volontà di Dio con gratitudine per la sua redenzione, e preferisce continuare a peccare, sarà alla fine colpito infine dall’ira di Dio.

Cosa si intende con l’ira di Dio?

Mentre la Bibbia ci racconta la storia dell’amore di Dio per noi peccatori, per più di 500 volte ci parla anche dell’ira di Dio.

É importante sapere che Dio non si adira a causa di singoli azioni individuali.

L’ira di Dio è diretta contro tutti coloro che rifiutano le sue azioni amorevoli, e preferiscono rimanere nel peccato. Dio non può permettere che la sua creazione soffre per sempre, perciò un giorno distruggerà il peccato. ln apocalisse 15 e 16 vengono descritte le ultime sette piaghe con le quali l’ira di Dio arriva al suo culmine. Colui che rimane impenitente e rifiuta di accettare la grazia divina, sarà un giorno annientato, perché Dio creerà una nuova terra nella quale non ci saranno più il peccato, la morte, e non ci sarà più la sofferenza (Apocalisse 21)

Nota: Dio spazzerà via per sempre ogni traccia di peccato, e la Bibbia promette che sulla nuova terra il peccato non ci sarà più, questo vuol significare che gli effetti dell’ira di Dio saranno eterni. E proprio questo èil senso che vuole esprimere questo testo, quando dice che il fumo del loro tormento sale ne’ secoli dei secoli. Non si tratta di una sofferenza eterna, ma di un effetto eterno.

Satana purtroppo è riuscito a rappresentare il Dio d’amore, così come uno che vorrebbe tormentare gli uomini eternamente nelle fiamme dell‘inferno. Questa è una menzogna satanica.

Ma sulla nuova terra non ci sarà più ne sofferenza ne dolore alcuno, perché Dio avrà distrutto per sempre ogni forma di sofferenza in tutto l’universo, e così non potrà esistere un luogo di tormento eterno per coloro che hanno rifiutato la grazia divina. Sono le conseguenze della loro ribellione contro Dio che saranno eterne.

 

Apocalisse 14:12.13 Qui è la costanza dei santi; qui sono coloro che osservano i comandamenti di Dio e la fede di Gesù. Poi udii dal cielo una voce che mi diceva: «Scrivi: Beati i morti che d’ora in avanti muoiono nel Signore; sì, dice lo Spirito, affinché si riposino dalle loro fatiche, perché le loro opere li seguono».

Il culmine del messaggio dei tre angeli conclude con una descrizione del popolo di Dio.

Essi sono quelli che osservano i comandamenti di Dio ed hanno la fede di Gesù.

Questo è il risultato finale di questi tre messaggi.

Essi sono quelli che osservano i suoi comandamenti, non per apparire davanti a Dio giusti o per essere salvati tramite l’obbedienza, no, essi osservano i comandamenti perché sanno che la trasgressione dei comandamenti è costata la vita del Figlio di Dio, che si è fatto uomo in Gesù Cristo, per riscattarci.

 1 Pietro 1:18, 19   … sapendo che non con cose corruttibili, come argento od oro, siete stati riscattati dal vostro vano modo di vivere tramandatovi dai padri, ma col prezioso sangue di Cristo, come di Agnello senza difetto e senza macchia,

Dio ama veramente gli uomini e lo ha dimostrato chiaramente non risparmiando il suo proprio Figlio, perciò Dio si aspetta da noi la nostra contro-risposta di amore, che si mostra nell’obbedienza sincera e nell’osservanza dei suoi comandamenti.

Giovanni. 14.15   «Se mi amate, osservate i miei comandamenti.

 Gli ultimi tre messaggi hanno dunque come oggetto principale l’adorazione di Dio, e la caratteristica particolare del popolo del rimanente, così come essi sono presentati in apocalisse 12:17, è l’osservanza del sabato biblico, perché in questo punto si differenziano da tutti coloro che adorano la bestia e la sua immagine.

La fede in Gesù è dimostrata dal fatto che i fedeli sono fermamente legati a Lui, lo seguono con gioia e si fidano assolutamente di Lui in ogni situazione della loro vita. La pazienza dei santi si mostra nel fatto che essi rimangono fedeli a Cristo e strettamente legati al loro Signore e Salvatore, anche in situazioni di emergenza e in tempi difficili. Essi lo seguono ovunque con gioia.

Anche nell’ultima grande tribolazione che verrà, i credenti rimarranno fedeli a Gesù (Daniele 12,1), quando culminerà la grande battaglia tra Cristo e Satana, ed essi dovranno sopportare gravi persecuzioni.

 

Cosa significa che i morti sono benedetti?

Infine Dio esorta Giovanni a scrivere questa frase. Serve come consolazione e incoraggiamento per tutti coloro che sono fedeli a Gesù, perché sanno che, qualunque cosa accada, anche se dovessero morire, risorgeranno al ritorno di Gesù. Essi devono sapere che lo Spirito Santo, che Gesù promise ai suoi discepoli già allora, sarà anche con loro per confortarli e guidarli verso la verità.

 

(Tradotto da: https://www.dasgeheimnis.de/web/offenbarung_14.htm)

 

Per ulteriori approfondimenti sulla battaglia finale, cliccare su questo link: (è in tedesco, ma chi non lo capisce può anche far tradurre il testo in internet con un programma di traduzione elettronica).

https://www.dasgeheimnis.de/web/finale.htm